UNO SCONOSCIUTO QUANTO TEMIBILE RE “CORONAVIRUS”

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Uno sconosciuto quanto temibile re “Coronavirus” così denominato, con al seguito un enorme esercito invisibile, si è insinuato subdolamente sotto mentite spoglie tra la gente, mietendo numerose vittime nel lontano oriente ed ora minaccia di invadere anche l’occidente.
Nonostante la forte opposizione per contrastare l’avanzata dell’armata, in buona parte è riuscito nel suo intento creando grande sgomento e una situazione di panico generale volta a minare il tessuto sociale.
Un caso mondiale di assoluta emergenza che impone una forte presa di coscienza.
Nel nostro Paese il Consiglio Superiore della Sanità, ha messo a punto provvedimenti eccezionali mirati a contenere la diffusione del contagio e a limitare il più possibile i danni generali, con la speranza che altre nazioni possano condividere le nostre posizioni.
In primo luogo le persone sospettate di infezione, messe in quarantena presso strutture ospedaliere specializzate, mentre le zone a rischio cosiddette “rosse” risultate contagiate, completamente isolate.
Tutti sono invitati a rispettare regole di comportamento generale: osservare scrupolosamente norme di igiene personale, all’occorrenza indossare mascherine anche se non è carnevale, evitare effusioni per pericolo di contaminazioni mantenere la distanza di sicurezza per prevenire eventuali collisioni…
Sospensione di ogni evento o manifestazione che preveda un assembramento di persone limitare orari di apertura di esercizi pubblici e commerciali, infine vietare l’accesso a scuole, fabbriche e luoghi di culto a titolo di precauzione in attesa dell’evolversi della situazione.
Solo medici e infermieri impegnati in prima linea avranno un gran da fare per combattere l’acerrimo nemico, intrappolati in una sorta di scafandri refrattari tanto da poter essere scambiati per palombari…
Tutte queste misure restrittive vanno a scapito dell’impatto sociale e delle attività produttive.
Ma si sa, si deve pur fare qualche sacrificio per ottenere in cambio un qualunque beneficio.
Con tutto ciò però la “psicosi da virus” continua a dilagare scatenando scene di panico generale che in alcuni casi rasenta la follia, tanto che anche alcune nazioni invece di dare un valido contributo
per risolvere la situazione, mantengono un comportamento irresponsabile e controproducente innescando una “reazione a corona” in tutto il mondo arrecando un danno ancora più profondo.
Questa incresciosa e difficile situazione ci porta inevitabilmente a rivedere il nostro operato e a scendere a patti con le nostre conoscenze, e riconoscere la nostra fragilità di fronte a certe calamità.
Soltanto con la solidarietà e la stretta collaborazione di tutte le persone di ogni nazione, unite nella strenua battaglia contro il nemico, potremo vincere la guerra e dare scaccomatto al re “sua maestà il virus” e superare insieme ogni difficoltà sperando di tornare al più presto alla normalità!

Bruna Riva



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