CERNUSCO, PELLE REPLICA A SCOPEL

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Riceviamo e pubblichiamo la replica di Giovanni Pelle (sopra nella foto) dopo l’intervista  a Costantino Scopel sul numero 166 di D&F e sul nostro portale web.

Spett.le redazione,
leggo con con sconcerto l’intervista al Sig. Scopel, intervista che in qualche misura mi coinvolge.
Mi consenta di rivolgermi al Sig Scopel sforzandomi di tralasciare livore, rabbia ed incapacità a dialogare dei quali l’intervista è impregnata. (Chissà cosa direbbe padre Evangelista, fratello, credo, del Sig Scopel).
Sig. Scopel,
conosco Lei attraverso le Sue frequenti intemerate sugli organi di stampa locali. Anche da questi ho dedotto la Sua complessa situazione familiare.
Potrei, furbescamente, abbandonarmi a parole di comprensione e peloso pietismo, scelgo di non farlo e di guardarLa, attraverso questa lettera, metaforicamente negli occhi. Gli occhi di un uomo che appare forte e coraggioso.
Lei dice di non conoscere me. Confermo.
Sappia solo che conosco alla perfezione lo stravolgimento dell’esistenza, il dolore non curabile, l’incertezza per il futuro e i problemi di chi, come Lei, ha un figlio/parente con handicap.
Così come conosco le reazioni che tutto questo genera: alla fine tutto il mondo diventa nemico, non parliamo di chi è eletto per amministrare delle comunità.
Non solo ma conosco bene quanto l’indicare ovunque incompetenza, incapacità o, peggio, latrocinio condanni inesorabilmente all’inconcludenza. Per ora, Le basti questo. Disponibile, in privato, se lo vorrà ad essere più esaustivo. Chiaro?
Ora scelgo di guardarla davvero negli occhi, senza infingimenti e forse con qualche durezza.
In primo luogo Lei parla di me come “ …una persona rappresentante dei cittadini..”.
Abbia ben chiaro quando si riferisce a me che:
• Non sono stato scelto da chicchessia. Molto più semplicemente sono fra coloro, non pochi, mi creda, che hanno deciso di vivere a Cernusco non da abitanti  ma da cittadini.
• Per questo, con altri, ho stilato un volantino con un’esortazione Un passo avanti e l’invito a partecipare ad un incontro al quale ciascuno era libero di intervenire. Le sembrerà strano Sig Scopel, anche Lei avrebbe potuto farlo. La partecipazione, nutrita, mi fa sperare che altri, molti altri di questi incontri ci saranno.
• La esorto dunque ad avere ben chiaro che sono esclusivamente  io ad aver scelto di considerarmi cittadino e a porre al servizio del paese nel quale da alcuni decenni vivo tutta la mia passione civile.
Mi tranquillizza leggere che mi considera “ rispettabilissimo” ma in quanto Tesoriere del PD “ non estraneo ai giochi politici”.
Sig. Scopel, la prego, attinga alla razionalità. Non ho responsabilità di Tesoreria alcuna né sono, come Lei dice, “dipendente di un partito”. Ho le mie posizioni politiche che esprimo sempre e delle quali non mi vergogno affatto.
Potrebbe spiacerle ma, Sig. Scopel, se ne faccia una ragione. In fondo i nostri rispettivi curricula professionali potrebbero parlare. Che ne dice Sig. Scopel? Non mi sono mai annoverato fra gli adepti di chi – come Lei – definisce “il nostro amato Silvio”.
Questa volta devo darLe ragione!
Inoltre, nella Sua cavalcata, lancia in resta, contro la Politica si avventura in valutazioni politiche, queste sì, contro l’amministrazione in carica a Cernusco. Da Cittadino potrei indicarle le infinite contraddizioni e inesattezze nelle quali si perde. Ma altri, con migliori conoscenze, se vorranno, lo faranno.
Provo a concludere con un sorriso.
Abbiamo capito che Lei si dice durissimamente contro la Politica ma non nasconde peraltro le sue posizioni di destra ed aggiunge che “ non ho mai voluto entrare in politica e affrontare le difficoltà di amministrare una città” .
Accidenti una chiara ammissione che protestare è facile, agire è un pò più difficile! Di sicuro Lei nella “prima” è un maestro. “ per ben due volte mi è stata richiesta la disponibilità a candidarmi a Sindaco… erano ogni volta i padrini nascosti che mi usavano come facciata”
Un pò di modestia Sig. Scopel sono convinto che “visto il carattere che mi ritrovo” non sarebbe stata una bella facciata.
Infine, poiché aggiunge che “ se esiste qualcuno che vuole fare un programma, io sono pronto…”, sono certo che Lei troverà molto facilmente questo “qualcuno”. La esorto a farlo, coraggio e non si lasci troppo condizionare dalla coerenza. Che vuole che sia? Auguri.

Giovanni Pelle



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